Tasso d’inflazione annuale

Cosa devi sapere?

Il tasso annuo di inflazione ha continuato ad aumentare a marzo 2018, al 4,95 percento, in rialzo rispetto al livello previsto, dal 4,72 percento del mese precedente. Il ritmo è stato determinato principalmente da fattori legati all’offerta, in particolare l’aumento dei prezzi del carburante, e la componente principale dell’inflazione CORE 2 rettificata, il cui tasso annuo ha continuato a salire al 3,0 percento a marzo, dal 2,9 per cento di febbraio.

L’avanzamento dell’indice CORE2 rettificato riflette le pressioni derivanti dall’eccedenza della domanda aggregata nell’economia, l’aumento dei costi di produzione (lavoro, servizi pubblici), alcune influenze sulla dinamica del tasso di cambio leu e il continuo aggiustamento verso l’alto delle aspettative di inflazione a breve termine.

Una traiettoria simile ha seguito il tasso di inflazione annuale IPC, aumentato al 2,5 percento a marzo dal 2,1 percento di febbraio; calcolato sulla base dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato, il tasso medio annuo è aumentato all’1,9% dall’1,6% di febbraio.

Dati sul Prodotto Interno Lordo (PIL)

I dati di crescita rivisti mostrano una decelerazione leggermente più lenta di quanto riportato in precedenza per il quarto trimestre del 2017, ma la sua dinamica annuale rimane robusta al 6,7 percento (rispetto al 6,9 percento inizialmente). Per l’intero anno 2017, il tasso di crescita del PIL reale è stato rivisto al 6,9 percento (dal 7 percento).

Dal lato della domanda, il leggero aggiustamento al ribasso per l’ultimo trimestre del 2017 riflette sia i consumi delle famiglie, il principale fattore determinante della crescita economica, che gli investimenti fissi lordi. Il contributo negativo delle esportazioni nette alla crescita del PIL reale è rimasto invariato.

I dati statistici più recenti rivelano un deterioramento del saldo di beni e servizi e, di conseguenza, l’allargamento del disavanzo delle partite correnti nei primi due mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Lo stesso intervallo registra una dinamica sull’anno della produzione industriale, seppur con una leggera attenuazione, l’accelerazione dei nuovi ordini nel settore manifatturiero, nonché l’ancora alto tasso di attività commerciali e di servizi.

Le condizioni monetarie hanno continuato a moderare la loro natura accomodante ad aprile, nel contesto dell’aumento delle quotazioni rilevanti del mercato monetario e della relativa stabilità del tasso di cambio del leu. La Banca Nazionale di Romania ha rafforzato il controllo della liquidità nel sistema bancario avviando operazioni a medio termine per attirare i tassi di interesse della politica monetaria a tempo pieno.

Inoltre, il tasso di crescita annuo del credito al settore privato è proseguito a marzo al 6,1%. La componente RON ha continuato ad aumentare la sua quota di credito totale al 63,6 percento (da un minimo del 35,6 percento a maggio 2012). Il credito esteso alla popolazione ha aumentato la sua crescita annuale (9,4 per cento) con il consumo dominante di credito al consumo.

Per maggiori dettagli: BNR – Decisioni su questioni di politica monetaria