Che cosa è da sapere su Modulo 600?

Che cos’è il modulo 600?

Modulo 600 – Dichiarazione dei redditi sui contributi di sicurezza sociale e la relazione di reddito raggiunta nel periodo di sospensione minima per stabilire il contributo di sicurezza sociale, un modulo in cui i lavoratori autonomi, nonché coloro che hanno e altri guadagni oltre ai salari stimano i loro guadagni per quest’anno.

Entrate prese in considerazione da: attività indipendenti (PFA / PFI), copyright, investimenti (dividendi, interessi), affitti, agricoltura, collaboratori (convenzioni civili) al di sopra della soglia di 22.800 lei lordi all’anno (cumulativo).

Termine per la presentazione: fino al 15 aprile 2018, secondo un decreto governativo di emergenza adottato dal governo nella sua riunione del 31 gennaio.

Il termine per la presentazione del modulo 600 è prolongato dal 31 gennaio 2018 al 15 aprile 2018. La misura è stata presa per aumentare il rispetto da parte dei contribuenti dei nuovi obblighi di rendicontazione e dell’adempimento degli obblighi dichiarativi imposti per l’istituzione di contributi sociali obbligatori (il contributo di previdenza sociale e assicurazione sociale). Il comunicato stampa del governo menziona che circa 28.500 moduli sono stati archiviati su un totale stimato di circa 210.000, secondo le stime fatte nel 2016.

Può essere depositato direttamente presso il registro dell’organismo fiscale, per posta, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o con mezzi elettronici di trasmissione a distanza.

Il modulo 600 deve essere depositato dai lavoratori autonomi, ma anche da coloro che hanno altri guadagni oltre ai salari e che hanno guadagnato lo scorso anno più di 1.900 lei netto al mese.

Chi è tenuto a depositare il Modulo 600?

Il modulo 600 è depositato, secondo le disposizioni del Codice Fiscale, dal 1 ° gennaio 2018, nel caso di contribuenti che nel precedente esercizio finanziario hanno percepito redditi da attività indipendenti, dallo smaltimento dell’uso dei beni, agricoltura, silvicoltura e piscicoltura, persone giuridiche, investimenti o entrate da altre fonti. CAS e CASS sono dovute come di seguito:

  • La CAS è dovuto da persone che hanno percepito un reddito mensile dal lavoro autonomo, accumulato da tutte le fonti dell’anno fiscale precedente, superiore al livello dello stipendio nazionale lordo minimo in vigore nel mese di gennaio dell’anno fiscale (per l’anno fiscale 2018 il salario minimo lordo è 1.900 lei);
  • La CASS è dovuta da persone che hanno guadagnato redditi nel precedente esercizio fiscale da attività di lavoro autonomo, dall’uso dei beni, agricoltura, silvicoltura e piscicoltura, in associazione con persone giuridiche, da investimenti o redditi da altre fonti, accumulati da tutti fonti almeno pari a 12 stipendi nazionali lordi minimi (22.800 lei per l’anno fiscale 2018).

Per maggiori informazioni: ANAF – Moduli fiscali