Newsletter Gennaio 2019

Le nuove misure fiscali – O.U.G 114/2018

O.U.G. no. 114/2018 riguardante l’introduzione di misure nel settore degli investimenti pubblici e delle misure fiscali, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 1116 ha un impatto importante su settori chiave come la sicurezza energetica, l’industria bancaria, l’industria delle telecomunicazioni, la stabilità a lungo termine dell’accumulazione nei fondi pensione privati delle persone fisiche, l’industria delle costruzioni ed i tassi di interesse sui titoli di stato.

Principali misure introdotte: le banche pagano una tassa sulle attività finanziarie quando il tasso di interesse medio trimestrale di ROBOR è superiore al 2%, che rappresenta una soglia di riferimento; in energia, le aziende pagheranno il 2% del fatturato e in telecomunicazioni questo contributo è del 3%. Nel settore delle costruzioni, l’atto normativo prevede una riduzione del 3,75% dei contributi sociali per i dipendenti del settore entro il 2028 e il salario minimo lordo del settore sale a 3.000 lei. Inoltre, l’ordinanza modifica anche i fondi pensione gestiti da privati.

La nuova direttiva relativa ai dati aperti e all’informazione del settore pubblico (direttiva ISP)

Nel pieno rispetto del regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati, la nuova direttiva relativa ai dati aperti e all’informazione del settore pubblico (direttiva ISP) – una gamma di dati e informazioni che vanno ad esempio dai dati personali anonimizzati sui consumi energetici domestici alle informazioni generali sull’istruzione nazionale o sui livelli di alfabetizzazione – aggiorna il quadro normativo che definisce le condizioni alle quali i dati del settore pubblico dovrebbero essere resi disponibili per il riutilizzo, con un’attenzione particolare alla crescente quantità di dati a elevato valore aggiunto che è ora disponibile.

Nell’ambito della politica dell’UE di apertura dei dati sono già in vigore norme volte a incoraggiare gli Stati membri ad agevolare il riutilizzo dei dati provenienti dal settore pubblico imponendo vincoli minimi o nulli dal punto di vista giuridico, tecnico e finanziario. Tuttavia il mondo digitale è cambiato radicalmente dal 2003, quando tali norme sono state introdotte per la prima volta.

 Mercato europeo dell’energia elettrica

Le norme del mercato europeo dell’energia elettrica vengono aggiornate per migliorare il funzionamento del mercato, responsabilizzare i consumatori e facilitare la transizione verso un’energia pulita.

Tra i principali elementi della direttiva sull’energia elettrica figurano maggiori diritti per i consumatori, che potranno partecipare più attivamente al mercato, e disposizioni sulla fissazione dei prezzi e sulla proprietà degli impianti di stoccaggio. Il regolamento sull’energia elettrica stabilisce norme per gli scambi di energia elettrica, che hanno lo scopo di migliorare il funzionamento del mercato e agevolare gli scambi transfrontalieri di energia elettrica. Stabilisce inoltre le condizioni in base alle quali gli Stati membri possono attuare meccanismi di regolazione della capacità.

Le nuove norme per eliminare le principali lacune sfruttate ai fini dell’elusione fiscale societaria

Dal 1° gennaio 2019 tutti gli Stati membri applicheranno nuove misure vincolanti contro gli abusi intese a contrastare le principali forme di elusione fiscale praticate da grandi imprese multinazionali. Le norme riposano sulle norme mondiali elaborate dall’OCSE nel 2015, sull’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS) e dovrebbero contribuire a prevenire il dirottamento dei profitti al di fuori dell’UE, dove sfuggono alla tassazione.

Le norme riposano sulle norme mondiali elaborate dall’OCSE nel 2015, sull’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS) e dovrebbero contribuire a prevenire il dirottamento dei profitti al di fuori dell’UE, dove sfuggono alla tassazione.

Unione dei mercati dei capitali

Le nuove norme armonizzate sulle cartolarizzazioni, applicabili dal 1º gennaio 2019, costituiscono uno dei capisaldi dell’Unione dei mercati dei capitali. Grazie ad esse le imprese potranno sfruttare più facilmente altre fonti di finanziamento, si rafforzerà la capacità delle banche di sostenere l’economia e si distribuiranno meglio i rischi tra i partecipanti al mercato, evitando gli eccessi che hanno portato alla crisi finanziaria. Con le nuove norme per rilanciare il mercato unionale delle cartolarizzazioni si apriranno maggiori possibilità d’investimento e aumenterà l’erogazione di prestiti alle famiglie e alle imprese.

Con quest’iniziativa di livello unionale incentrata sulla qualità delle cartolarizzazioni, la maggiore standardizzazione permetterà di rispettare criteri rigorosi in termini di procedura, certezza del diritto e comparabilità dei prodotti risultanti. Miglioreranno in particolare la trasparenza, la coerenza e la disponibilità delle informazioni essenziali per gli investitori, anche riguardo ai prestiti alle PMI, e aumenterà la liquidità. Questo dovrebbe favorire l’emissione di prodotti cartolarizzati, permettendo nel contempo agli investitori istituzionali di svolgere quell’approfondita due diligence che li aiuterà ad individuare i prodotti consoni alle loro esigenze in termini di diversificazione delle attività, di rendimento e di durata.