Newsletter Novembre 2019

L’attività delle imprese nel settore industriale, costruzioni, commercio e servizi di mercato nel 2018

Rispetto al 2017, il numero totale di imprese attive nel settore economico (industria, costruzioni, commercio e servizi di mercato) è aumentato del 4,2%. Alla fine del 2018, il settore industriale rappresentava 57756 imprese, rispettivamente il 10,5% del totale delle imprese attive in campo economico (industria, costruzioni, commercio e servizi di mercato). La quota maggiore era detenuta dalle società attive nel settore dei servizi di mercato, rispettivamente il 47,7%.

La struttura degli investimenti lordi nei settori di attività economica è presentata come segue: industria 38,2%, servizi di mercato 32,8%, costruzioni 14,9%, commercio 14,1%. In termini di fatturato, la quota maggiore era detenuta dalle imprese con la principale attività commerciale (40,1%), mentre le imprese di costruzione detenevano solo il 5,9%.

Politica industriale – raccomandazioni

La Commissione europea ha pubblicato il 5 Novembre le raccomandazioni formulate da un gruppo di esperti, il Forum strategico su importanti progetti di comune interesse europeo, per rafforzare la competitività e la leadership mondiale dell’Europa in sei settori industriali strategici e orientati al futuro: veicoli connessi, puliti e autonomi; sistemi e tecnologie dell’idrogeno; sanità intelligente; Internet industriale delle cose; industria a basse emissioni di CO2 e cibersicurezza.

L’UE ha adottato norme più flessibili in materia di aiuti di Stato per facilitare la realizzazione di importanti progetti di comune interesse europeo. Nel dicembre 2018, nell’ambito del quadro relativo agli aiuti di Stato per importanti progetti di comune interesse europeo, la Commissione ha approvato 1,75 miliardi di euro di investimenti pubblici, che sbloccheranno ulteriori 6 miliardi di euro di investimenti privati per la ricerca e l’innovazione nel campo della microelettronica.

L’evoluzione dell’inflazione

La Banca Nazionale della Romania ha pubblicato il Rapporto sull’inflazione – Novembre 2019. Il tasso di inflazione annuale CPI è tornato al limite superiore dell’intervallo di variazione associato allo stato stazionario del 2,5% ± 1 punto percentuale, chiudendo il terzo trimestre 2019 a livello di 3,49 percento (di 0,35 punti percentuali al di sotto di quello registrato a giugno e, rispettivamente, di 0,2 punti percentuali al di sotto del livello previsto nella previsione più recente).

Determinanti per la tendenza disinflazionistica sono state le diminuzioni registrate nel segmento degli ortaggi, nel contesto della materializzazione di un raccolto favorevole a livello europeo. Le influenze della direzione opposta sono derivate dai prezzi dei prodotti del tabacco, rispettivamente dalla leggera dinamizzazione dell’inflazione core CORE2 corretta, indicando la persistenza delle pressioni inflazionistiche dai fattori fondamentali. Il tasso medio annuo di inflazione ha continuato a diminuire durante il terzo trimestre, fino al 3,8% nel caso dell’indice determinato sulla base della metodologia nazionale – CPI e, rispettivamente, del 3,9% per l’indicatore calcolato secondo la struttura armonizzata – IPCA.

200 milioni di € per promuovere i prodotti agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’UE

Nel 2020 la Commissione europea stanzierà 200,9 milioni di € per finanziare attività di promozione dei prodotti agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’UE. Il programma di lavoro 2020 relativo alla politica di promozione, adottato dalla Commissione, definisce le principali priorità del sostegno. La politica dell’UE nella promozione dei prodotti agroalimentari si prefigge di aiutare il settore ad approfittare al meglio del mercato agroalimentare globale, sempre più grande e dinamico, di sensibilizzare i cittadini sui regimi di qualità, compresi i prodotti biologici, e di sostenere i produttori che si trovano a far fronte a turbative di mercato.

Gli inviti a presentare proposte per le prossime campagne per il 2020 saranno pubblicati nel gennaio 2020. Un’ampia gamma di organismi, come le organizzazioni professionali, le organizzazioni di produttori e i gruppi agroalimentari responsabili delle attività di promozione, possono presentare proposte e richiedere finanziamenti.